Di cosa si tratta? (1)

Una delle caratteristiche di alcune immagini scattate dai fotografi Giovanni e Umberto Negri è la mancanza di riferimenti relativi allo scatto in merito a luogo o data.

Questo succede principalmente con le vedute paesaggistiche in quanto spesso non legate ad una azienda in particolare e quindi archiviate a suo tempo senza classificazione.

Molto spesso particolari dell’immagine o analogie con altre ne hanno permesso l’identificazione, altre volte no. Desideriamo coinvolgervi quindi in questo gioco al riconoscimento finalizzato alla classificazione di immagini che per qualcuno potrebbero essere facilmente riconoscibili semplicemente attingendo alle proprie conoscenze o al legame avuto con un determinato territorio piuttosto che con un altro.

Questa fotografia e le altre pubblicate su "bresciastorica.it" sono presenti nel libro fotografico "Brescia Antica" edito dalla Fondazione Negri.

2 Commenti

  1. Paolo says:

    Mi pare l’imbocco della parte finale di via Moretto, vista poco dopo l’incrocio con via Gramsci. L’edificio con il segnale per l’uscita di sicurezza di un rifugio antiaereo dovrebbe essere casa Capretti, quella con le belle decorazioni Liberty.

  2. Guido Sartori says:

    Complimenti Paolo, sei sempre avanti!
    E’ proprio l’imbocco di via Moretto da via Gramsci lato ovest, la prima parte dove vediamo il simbolo “US” indicante l’uscita di sicurezza del rifugio (oggi ormai pressochè invisibile) si riferisce come dicevi giustamente tu al Palazzo Capretti, che ha l’entrata da via Gramsci 18/20, la cui facciata imponente, è addolcita meravigliosamente dalla parte del passo carraio e del giardino in stile liberty, opera di Egidio Dabbeni.
    Il portale del Palazzo che vediamo a sinistra è della prima metà del secolo XVI, sito in via Moretto 38/36/32, qui vi risiedeva la Famiglia Scolari de Pavone chiamata poi Pavoni, originari di Fianello; nacque in questa casa l’11 settembre del 1784 Beato Lodovico Pavoni (fonte: LE DIMORE BRESCIANE IN CINQUE SECOLI DI STORIA – FAUSTO LECHI – VOLUME TERZO – PAG.: 332); poco più avanti sulla destra, dalla foto si scorge appena, al civico 33 il Palazzo donato da Clemente Rosa (detto di Rosa) alla figlia Paolina, Santa fondatrice delle Ancelle della Carità, nota col nome di Santa Maria Crocifissa di Rosa, è tuttora sede della Congregazione (fonte: LE DIMORE BRESCIANE IN CINQUE SECOLI DI STORIA – FAUSTO LECHI – VOLUME SESTO – PAG.: 387/388). Ciao e Buona continuazione a tutti! Guido Sartori

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